E’ una procedura chirurgica che si utilizza quando esistono problematiche endodontiche, principalmente granulomi o cisti, non trattabili passando dalla corona del dente operando devitalizzazioni o ritrattamenti canalari.
E’ possibile eseguire biopsie in anestesia locale sia di tipo incisionale, prelevando solo una piccola porzione di lesione, che excisionali, prelevando l’intera lesione che poi verrà analizzata.
Le cisti infiammatorie e di sviluppo del mascellare sono lesioni assolutamente benigne delle ossa che possono interessare sia la mandibola che il mascellare superiore.Le cisti infiammatorie sono legate a devitalizzazioni incongrue, mentre le cisti di sviluppo sono legate ad anomalie di sviluppo del cranio o alterata eruzione dentale. Entrambe tendono ad aumentare sempre più di volume ed a consumare l’osso circostante. La terapia consiste nell’enucleazione della lesione in anestesia locale.
E’ una cisti delle ghiandole salivari maggiori dovuta molto spesso a calcoli.La terapia consiste nel drenaggio e nell’asportazione del calcolo.
E’ una pratica chirurgica che permette di posizionare gli impianti in condizioni di scarso volume osseo nel mascellare superiore.In base alla quantità di osso residuo esistono in linea di massima due metodiche per aumentare l’osso:- minirialzo di seno mascellare nel caso di osso residuo di 3mm: prevede l’incremento di volume e posizionamento degli impianti in un unico intervento - gran rialzo di seno mascellare nel caso sia necessaria una maggiore quantità di osso: generalmente prevede dapprima un incremento di volume osseo e dopo 8/12 mesi il posizionamento degli impianti.
L’incremento orizzontale e verticale di cresta ossea è una pratica chirurgica di aumento di volume di osso residuo e si utilizza quando l’osso è troppo sottile per poter posizionare gli impianti.Entrambi si basano sull’utilizzo di osso prelevato dal paziente o, più frequentemente, di osso di origine bovina, membrane riassorbibili di derivazione equina o membrane in goretex rinforzate e metodiche per aumentare la lunghezza della gengiva che ricopre gli impianti.
Diagnosi e piano di trattamento tramite una TAC Cone Beam o una radiografia panoramica.
L’inserimento dell’impianto dentale nell'osso, sempre in questa fase si fanno gli aumenti ossei se l’osso non è sufficiente e si applicano i denti provvisori. Una settimana dopo l'intervento si rimuovono i fili di sutura. Segue un periodo di attesa di 3-6 mesi nella quale gli impianti si osteo integrano perfettamente.
(Si prendere l’impronta per il lavoro definitivo. L’impronta è inviata nel laboratorio odontotecnico, dove viene realizzata ed personalizzata. Segue una prova e poi il montaggio definitivo.)
L’organismo non rigetta l'impianto dentale, come potrebbe reagire con un trapianto di tessuti molli, come i polmoni, il cuore o un rene. Questo non significa che l'impianto non può fallire, ma potrebbe essere dovuto ad altri fattori, tale il posizionamento errato, un piano di trattamento incorretto, patologie già esistenti nel paziente che mettono in pericolo l’impianto. Gli impianti dentali sono realizzati in titanio, un materiale bio compatibile che s’integrata nell'osso circostante e diventa corpo unico.
All-on-4 e All-on-6 (in caso di edentulia)Viene definita edentulia l’assenza completa di elementi dentari in un’arcata. L’implantologia permette anche a chi è edentulo e portatore di protesi totale di riottenere un’arcata fissa senza il disagio di un dispositivo rimovibile. Tramite le soluzioni “all-on-four” o “all-on-six” di moderna concezione, con l’inserimento di 4 o 6 impianti nell’osso mandibolare o mascellare (anche a seconda della quantità e qualità dell’osso residuo) si può confezionare protesicamente un’intera arcata fissa e definitiva a carico immediato).
La corona dentale è manufatto protesico, costruito dall'odontotecnico dopo specifica prescrizione dell'odontoiatra, che rispristina la funzione masticatoria e aumenta la resistenza del dente. Viene applicata in caso di dente molto danneggiato che non può essere ricostruito con una semplice otturazione o dopo un impianto dentale.Ci sono diverse tipologie di corone: (si può non elencare la descrizione delle corone)Corone Metallo Ceramica: è la più conosciuta, ha un nucleo interno in lega d'oro e leghe vili, la parte esterna è invece rivestita di ceramica.
Il nucleo è costituito da zirconio o allumina, non è scuro ma bianco opaco, esternamente sono rivestite in ceramica. Coniugano resistenza ed estetica e sono biocompatibili, possono essere utilizzate per eseguire ponti estetici, su monconi implantari e quando il moncone sottostante non permette di utilizzare corone in ceramica integrali perché troppo trasparenti.
possono essere stratificate o anche semplicemente colorate, garantiscono il massimo risultato estetico e anche resistenza. Sono costruite da tecnici specializzati in tecnologie CAD-CAM molto sofisticate.
La terapia ortodontica non è più prerogativa esclusiva dei bambini e degli adolescenti, ma abbraccia fasce d’età sempre più vaste.Oltre al paziente pediatrico in crescita che mette l’apparecchio per motivi di sviluppo scheletrico corretto, sempre più pazienti adulti, per esigenze parodontali, preprotesiche o per motivi estetici, necessitano e richiedono un trattamento ortodontico.Nella fase di crescita l’Ortodonzia è detta funzionale o intercettiva e prevede l’uso di dispositivi per lo più mobili finalizzati al controllo dello sviluppo e delle funzioni masticatorie.A fine permuta invece l’apparecchio che consente la correzione dell’occlusione è generalmente fisso, in metallo o in ceramica, costituito da placchette adese ai denti (i Brackets) e da fili, molle ed elastici che permettono gli spostamenti.Se non ritenete opportuno entrare nei dettagli queste descrizioni posso essere tralasciateL’ortodonzia Fissa può essere di diversi tipi:L'ortodonzia linguale è la tecnica ortodontica che consente di applicare gli attacchi dell'apparecchio sulla parte interna (o linguale) del dente, rendendolo invisibile dall'esterno.A differenza degli apparecchi fissi vestibolari I Brackets linguali sono posizionati sulla superficie interna del dente, risultando invisibili all’esterno e meno ingombranti.L'apparecchio ortodontico fisso, in genere, è composto di attacchi metallici o ceramici fissati ai denti nella superficie esterna e da fili, elastici, molle, in grado di spostare i denti e portarli nelle posizioni corrette.Per mezzo dell'apparecchio fisso il dente può essere spostato in tutte le direzioni e con ogni tipo di movimento, incluso quello corporeo, tanto che il suo uso permette la correzione di malocclusioni dentali non trattabili con altri apparecchi. Alla fine di qualsiasi trattamento Ortodontico è fondamentale che il paziente utilizzi dei dispositivi notturni di contenzione, sia per l’arcata superiore che inferiore.Generalmente nell’arcata superiore è previsto l’uso di una mascherina trasparente da indossare durante il sonno, mentre nella parte inferiore i denti possono essere bloccati nella loro posizione finale da un filo fisso applicato sul lato linguale dei denti da canino a canino.
Per delineare il piano di trattamento individuale occorre predisporre un’analisi di studio che si avvale di:
Sulla base dell’esame clinico e delle analisi di studio effettuati si preparerà il piano di trattamento.Generalmente la terapia ortodontica si può dividere in due fasi. La prima fase può iniziare quando i “denti da latte” sono ancora presenti, serve a correggere quelle disarmonie dentali e scheletriche che, se non intercettate in fase di crescita potranno essere corrette adeguatamente più tardi solo con la chirurgia.Questa fase di trattamento precoce, di solito, non elimina la necessità di una terapia ortodontica in dentizione permanente.La seconda fase inizia di solito quando sono erotti tutti i denti permanenti e permette di coordinare i loro rapporti in modo ottimale.In alcuni casi potrà rendersi necessaria l’estrazione di denti come parte del piano di trattamento. Tali estrazioni saranno consigliate solo se miglioreranno l’estetica e la funzionalità della masticazione.In taluni pazienti la mancanza di uno o più denti, per assenza congenita o pregressa estrazione, richiederà il ricorso al miglio compromesso possibile, attuabile mediante protesi tradizionale o impianti.Dopo aver rimosso l’apparecchio fisso al paziente verrà consegnato e applicato l’apparecchio di contenzione più idoneo al suo caso. Lo scopo dell’apparecchio di contenzione è di garantire l’assestamento dei denti nella migliore occlusione e quindi trattenerli in posizione mentre le ossa e i muscoli si adattano alla nuova posizione.
Il trattamento Invisalign prevede di indossare una serie di mascherine trasparenti rimovibili che raddrizzano gradualmente i denti. Gli aligner trasparenti Invisalign sono realizzati in plastica flessibile. Nello specifico, si tratta di un materiale termoplastico chiamato SmartTrack, creato esclusivamente per essere impiegato nel trattamento Invisalign.Il primo passo è uno studio del caso accurato con fotografie, ortopantomografia e impronte digitali ottenute con scanner intraorale iTero. Sulla base degli esami sarà proposta al paziente la soluzione ottimale presentata in video che mostrerà le fasi del trattamento ed il risultato finale.Ogni trattamento è personalizzato e la durata dipende dal numero di aligner necessari che saranno consegnati gradualmente durante i controlli previsti ogni 6-8 settimane.Gli aligner sono trasparenti e devono essere indossati sempre e tolti solo per mangiare e lavare i denti. Alla fine del trattamento si consiglianto ortodontico di utilizzare un retainer per evitare che i denti ritornino gradualmente nella loro posizione iniziale.
La salute dei denti e dei tessuti molli conferisce alla bocca un netto miglioramento ottenuto attraverso una buona igiene domiciliare e professionale migliorabile con lo sbiancamento, che da trattamento estetico diventa integrativo ad interventi parodontali, ortodontici, conservativi e protesici finalizzati alla riabilitazione funzionale.I principi attivi comunemente usati sono il perossido di idrogeno e di carbamide che sprigionano molecole di ossigeno capaci di degradare le molecole cromatiche più scure. Si utilizzano diverse concentrazioni, bassa per trattamenti domiciliari con mascherine personalizzate, ad alta concentrazione per trattamenti professionali eseguiti in studio. L’igienista dentale potrà consigliare il trattamento più idoneo in base alla caratteristiche del paziente.
L’innesto gengivaleL’innesto gengivale è una micro procedura chirurgica tramite quale si trapianta un piccolo pezzo di tessuto molle - gengiva o del tessuto connettivo (lo strato interno della gengiva) per coprire un difetto gengivale. Di solito questo tipo d’intervento è necessario per inserire gli impianti dentali, o per coprire i difetti causati da traumi o dalla malattia parodontaleGli innesti sono raccolti dalla zona dal terzo molare o premolare dall'interno e sono utilizzati nel sito in cui sono necessari. I punti vengono rimossi dopo 7-14 giorni a seconda del caso quando avviene la guarigione primaria. La maturazione avviene dopo circa quattro mesi, nel caso degli impianti si preferisce realizzare contemporaneamente per sincronizzare il tempo di attesa della guarigione.
(programmazione digitale del sorriso) è un concetto di pianificazione e comunicazione visuale che permette la pre visualizzazione di un trattamento estetico. La documentazione è fornita da fotografie e filmati che sono la base per la pianificazione digitale del caso. L’odontotecnico esegue i denti in cera in base al progetto e il medico trasferisce in bocca al paziente questa informazione tramite un’impronta e del materiale provvisorio.Il nuovo sorriso può essere analizzato prima del trattamento, e il risultato proposto diventa un modello per l’equipe che esegue il trattamento.